CURIOSITÀ & STORIA
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La pratica del Tai Chi
Le origini della pratica del Tai Chi sono avvolte nel mistero e la storia è ricca di leggende affascinanti che cercano di spiegarne il suo sviluppo. Una delle leggende più famose narra di un monaco taoista di nome Zhang San Feng, che visse alle pendici del monte Wudang intorno al 1200 dC Secondo questa leggenda, Zhang San Feng fu ispirato da un combattimento osservato tra un uccello rapace e un serpente.
Nel corso di questo duello naturale, Zhang San Feng è stato colpito dalla capacità del serpente di sconfiggere l’avversario senza opporsi forza contro forza. Invece, il serpente ha utilizzato la morbidezza del suo corpo e dei suoi movimenti come arma per vincere. Questo evento ispirò Zhang San Feng a studiare attentamente i principi alla base della vittoria del serpente: flessibilità contro durezza, movimenti circolari contro movimenti diretti, raccoglimento prima di scagliare attacchi veloci e l’apparente debolezza contro il battito fragoroso delle ali dell’avversario.
Basandosi su questi principi, Zhang San Feng sviluppò una sequenza di movimenti che divennero la base delle varie pratiche di Taijiquan. Questi movimenti, con le opportune differenze tra le varie scuole, sono ancora oggi praticati in tutto il mondo. Nonostante le incertezze sulle sue origini esatte, questa affascinante leggenda aggiunge una profonda dimensione storica e filosofica alla pratica del Tai Chi, evidenziando il suo legame con la natura, la flessibilità e la saggezza taoista.
Spesso la pratica del Tai Chi viene definita meditazione in movimento o meditazione attiva. Con un gioco di parole molto usato negli USA, molti potrebbero dire che non si tratta solo di meditazione in movimento, ma anche di ‘medicazione’ in movimento. Infatti, numerosi studi e una vasta quantità di dati dimostrano i benefici psicofisici del Tai Chi, tra cui indubbiamente la longevità. La pratica consiste in esercizi molto lenti, simili allo slow-motion di un film, e a basso impatto agonistico.
Assieme a movimenti molto naturali, un respiro profondo e controllato aiuta a concentrare l’attenzione sul corpo e sulle sue sensazioni, proprio come avviene in una comune meditazione. I movimenti, di natura circolare, non sono mai forzati; i muscoli tendono a rilassarsi durante l’azione invece di contrarsi come di solito, le articolazioni sono in continuo movimento ma mai in situazioni di stress come, ad esempio, l’iperestensione, così come i tessuti connettivi che sono sempre in posizioni mai completamente allungati.
Il Tai Chi è una disciplina adatta a tutti, comprese le persone con invalidità temporanea o permanente. In molti ospedali all’avanguardia, il Tai Chi viene utilizzato per il recupero post-chirurgico e per coadiuvare la ripresa dopo terapie fisiche debilitanti. La filosofia alla base di questa disciplina è opposta al famoso detto ‘no Pain, No Gain’.
Ora, esaminiamo alcuni dei numerosi benefici:
Forza muscolare: con il Tai Chi si sviluppa forza sia nei muscoli della parte inferiore che in quelli della parte superiore del corpo. Se praticato costantemente e correttamente, il Tai Chi rafforza i muscoli del baricentro. Dorso e addome sono sempre attivi per muovere le gambe e per sostenere le braccia rilassate nei loro movimenti.
Flessibilità: quanto detto per la forza vale anche per la flessibilità. Tutte le fasce muscolari lavorano in modo rilassato, coinvolgendo anche tendini e articolazioni. Queste ultime, in particolare, si decalcificano e diventano più flessibili con il tempo.
Equilibrio: oltre ad aumentare il senso di equilibrio, la pratica del Tai Chi riduce il rischio di cadute grazie a un miglioramento della propriocezione, che normalmente degenera con l’età. Questo significa che anche il sistema nervoso è costantemente allenato con il Tai Chi, insieme ai legamenti e all’orecchio interno, responsabile dell’equilibrio.
Altri benefici: il Tai Chi migliora senza dubbio le qualità aerobiche e il cardio, combatte lo stress, l’ansia e il malumore, fornisce energia, abbassa la pressione sanguigna e riduce le infiammazioni. L’Università di Harvard ha dimostrato l’efficacia del Tai Chi nel combattere problemi cronici al cuore attraverso uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine si rendono noti i benefici del tai chi nelle persone affette da morbo di Parkinson e da fibromialgia. Il British Journal of Sport Medicine riporta gli aspetti positivi nei pazienti con diabete mellito che praticano regolarmente Tai Chi; mentre l’American Journal of Geriatric Psychiatry sottolinea che la pratica settimanale è efficace anche contro la depressione.